Don Marciano Marino un Santo Arciprete

Parolise ricorda ancora con benedizione il suo “.santo” arciprete don Marciano Marino. La sua memoria è ancora viva perché l'eredità che ha lasciato al paese è ormai incancellabile come la storia è piacevole come una tradizione di famiglia
.Ha donato a tutti quello che era riuscito a conquistarsi a prezzo di molti sacrifici:
la sua fede, valorizzando la devozione al Preziosissimo Sangue di Nostro Signore Gesù Cristo sia nella pietà familiare sia nella festa pubblica e la filiale venerazione alla Madonna;
il suo grande amore alla gente, cominciando con donare a piene mani a quanti avevano bisogno di comprensione, di affetto, di protezione e di pane;
tutto quello che era riuscito a realizzare, mettendo pietra su pietra, perché la parrocchia potesse avere una casa per il suo lavoro: raccogliere i bambini, insegnare il catechismo, educare le ragazze insegnando ricamo, ospitare le suore che sarebbero state chiamate a dirigerla.Di lui nato a Candida, arciprete di Parolise fin dal 1834, morto all'età di 78 anni, sappiamo ben poco dei fatti e degli episodi della sua vita. Comunque riteniamo che i 52 anni vissuti alla guida della nostra parrocchia siano stati sufficienti a farlo entrare nella storia anche privata di ogni famiglia come padre, consigliere ed aiuto. Che non siano stati anni facili ce lo confermano i fatti sconvolgenti dei secolo scorso: il colore del 1835, l'unità d'Italia del 1860 con la guerra e le sue conseguenze, il successivo incarneramento dei beni delle chiese e degli enti religiosi e degli ultimi conventi, operazione condita di non poco anticlericalismo, ed infine l'emigrazione quasi di massa verso le terre dell'oltre oceano. in tutto questo c'è quanto basta per far soffrire un uomo molto aperto alle preoccupazioni degli altri. Don Marciano si è fatto carico delle difficoltà degli altri testimoniando a tutti la sua grande fiducia nella Provvidenza divina. Perciò ha amato il suo tempo e si è adoperato col sacrificio perché divenisse migliore, quello a cui siamo approdati noi.
Dell'amore alla Madonna rimane nell'archivio parrocchiale di Parolise un foglietto di cui si servì per diffondere maggiormente la devozione mariana nella famiglia.
Trattati di un breve inno di appena 12 versi rielaborato sul modello dell'altro più noto <<,Ave maris stella” (anteriore al Mille). È stato desunto da qualche raccolta in onore della “Madonna dei Soccorso”, titolo diffuso insieme con quella di “Madonna della Misericordia” nel sec. ~XIV, il secolo della paurosa peste nera che per un decennio flagello l'Europa.
Infatti egli annota: “Questa antifona la diede S. Bartolomeo alle monache di S. Chiara in Coimbra (Portogallo) nel 1317 perchè volevano fuggirsene, vedendosi vicine all'infezione. Queste suore ne furono libere recitando spesso la suddetta antifona. Acciò questa devozione si abbi pronta, l'ho voluta anch'io fare ristampare per munirne tutti i fedeli cristiani”.
Antifona alla SS. Vergine contro la peste
La stella del cielo
che lattò Cristo Signore,
estirpò la morte della peste, che piantò
il primo padre degli uomini.
la stessa stella ora si degni
raffrenare la cattiva influenza del cielo
l'avversità della quale distrugge i popoli
con piaga di morde crudele.
O piissima stella del mare,
liberaci dalla peste.
0 Signora ascolta le nostre preghiere, percbé il tuo Gesù.
nulla li nega, anzi ti onora.
0 buon Gesù, salva noi per i quali
la Vergine Maria ti prega.
Come Parolise pianse la morte di don Marciano
(Trascrivo letteralmente il testo dei manifesto apparso sui muri delle case in occasione...).
1 versi, per quanto rielaborati nella forma letteraria, nella loro struttura semplice e nella lo motivazione sincera sono davvero l'espressione di tutto il popolo.
Nell'originale infatti non ne viene attribuita la paternità ad una persona o ente qualsiasi: se le parole sono di uno solo, la commozione è di tutti:
Per la morte di Marciano Marino, arciprete.
Piange Parolise, piange di vero cuore
il nostro benefattore, oggi con noi non sta.
Al quattro giugno 1886 chiuse gli occhi suoi
lasciando tutti noi nel pianto e nel dolore.
Come potesti, o Madre, chiamartelo presto al cielo
colui che tanto zelo, nella tua chiesa oprò!
Dava consiglio ai ricchi, dava sollievo ai poveri;
trovava ognun ricovero verso la sua bontà!
Piange Parolise, piange di vero cuore
Marino don Marciano, ora in cielo sta”.
(opuscolo che fu realizzato in occasione dei 100 anni della morte - Parolise (AV) 4 giugno 1986)