Alcuni fogli trovati in parrocchia così recitano:
“Nel cuore della nostra penisola c’è una regione: la Campania; nel cuore della Campania c’è una perla: l’Irpinia; nel cuore dell’Irpinia c’è un paesino: Parolise situato a pochi chilometri dalla provincia, in un posto meraviglioso che attira l’attenzionee edi tanti turisti per l’aria purae salubre che vi si respira e per la calma e la serenità che vi si gode. Nel punto più alto di Parolise si trova la chiesa Parrocchia, il cui titolare è S. Vitaliano Vescovo. Ogni città. Ogni paese, com’è noto, ha delle devozioni particolari... sarà la Madonna, S. Antoniuo, S. Michele, San Rocco... ecc. Parolise è una parrocchia unica e sola della diocesi di Avellino che ha la devozione al Sangue Sparso Preziosissimo Sangue. Non ci sono documenti che permettono di fare un po' di storia circa l’origine e lo sviluppo di tale devozione. È certo, però, che da molti anni i parolisani hanno una devozione del tutto particolare al Sangue Preziosissimo di Gesù, caratteristicamente chiamato Sangue Sparso.


Il suo altare è in fondo della chiesa madre a sinistra per chi entra a destra per chi esce. Da alcuni però fu pensato che quello non era il posto migliore, il Sangue Sparso dovrà avere un posto principale, perchè è la principale devozione del paese.
Fu lanciata così l’idea di far fare un trono di marmo sull’altare maggiore e porre li il grande ed artistico Crocifisso.
Il primo a lanciare tale idea fu il reverendo parroco del tempo. La popolazione, soddisfatta, subito acconsenti e collaborò esaustivamente. Si creò un comitato al quale fecero parte uomini rappresentanti ogni ceto della popolazione parolisana.
Esso aveva il compito di raccogliere le offerte, interessarsi per la ricerca di ottimi ingegnieri e marmisti e eseguire più da vicino i lavori. La raccolta delle offerte fu brillante destando meraviglia in molti, tutti cioè furono generosi al massimo. La prima colletta fatta in paese raggiunse la cifra di 450.000 in sole 4 ore.
Fatto il trono il 1 luglio del 1965, festa liturgica del sangue Preziosissimo, dopo una giornata di adorazione a Gesù Sacramentato solennemente esposto sull’altare coronato di fiori e illuminato di ceri, alla sera con la partecipazione di tutti i fedeli della parrocchia si svolse la commovente cerimonia dello spostamento del Crocifisso dal vecchio altare al nuovo trono di marmo sull’altare maggiore.la cerimonia fu preceduta dalla predica del valente P. Bernardino O.F.M e poi dal discorso del dott. Rotondi. Fu poi fatto baciare il crocifisso a tutti i presenti e in processione solenne fu portato sull’altare maggiore.
Il 3 luglio 1965, vigila della festa civile, venne S.Ecc.zza mons. Gioacchino Piedicini, vescovo di Avellino a consacrare l’altare maggiore non ancora consacrata e a benedire il trono eretto dalla fede dei parolisani. L’altare che il vescovo consacrò fu dedicato al Sangue Preziosissimo. Il giorno dopo, 4 luglio 1965 con la partecipazione di due vescovi, padri del grande Concilio Ecumenico Vaticano II Pedicini e Tomassini vescovo di Ischia fu celebrato un solenne pontificale e tenuto un magnifico panegirico. Celebrante e predicatore fu il vescovo di Ischia, mentre quello di Avellino fece da assistente.
La mensa di detto altare nell’agosto del 1966 fu spostato in avanti per uniformarsi alle disposizioni liturgiche emanate dopo il Concilio Ecumenico Vaticano II. In data 4-10-1966 fu riconsacrato dal sac. Domenico Maria Gaeta, delegato da S. E. Il vescovo di Avellino in data 3-10-1966. I parroci che succederanno in questo paesino abbiano la bontà di pregare e far pregare i fedeli per il parroco e per i fedeli che, con l’aiuto di Dio hanno attuato tali cose sotto la protezione della Vergine Santa, unica realizzatrice di tutto. (Manoscritto di don Mario Cella)